Moog Mavis

Recensione del Moog Mavis: Un sintetizzatore entry-level sorprendentemente profondo

È un sintetizzatore monofonico semi-modulare pseudo-DIY che offre i classici suoni Moog a basso costo.


Il prezzo d'ingresso per un vero sintetizzatore analogico Moog non è particolarmente basso. A parte il Werkstatt-01 in edizione limitata, il più conveniente è il Minitaur, che vi costerà 600 euro. Non si tratta di un prezzo irragionevole, ma per chi vuole immergersi nelle acque dei synth potrebbe essere una richiesta eccessiva. Soprattutto quando un Volca Keys può offrire suoni analogici parafonici a tre note per soli 170 euro. È qui che entra in gioco Mavis, un sintetizzatore monofonico semi-modulare pseudo-DIY che offre i classici suoni Moog a soli 350 euro.


Dico "pseudo-DIY" perché tutti i componenti principali sono già assemblati per voi. Non ci sono saldature da fare. Si tratta semplicemente di inserire il circuito stampato in un contenitore e di fissarlo con viti e dadi. Non è particolarmente difficile, ma i piccoli dadi possono essere frustranti da inserire nella patch bay e ce ne sono 24 con cui combattere. Non è il massimo se si è tremanti come me.


Hardware


Una volta assemblato, tuttavia, si ottiene un Moog legittimo con tutte le funzioni di base che ci si aspetta, più alcuni extra. C'è un singolo oscillatore che può passare da un'onda sega a un'onda quadra, un LFO, un generatore di inviluppo e, naturalmente, l'iconico filtro passa-basso a 4 poli di Moog. C'è anche un circuito di sample and hold, una sezione utilities con mults, un mixer e un attenuatore. Infine, per la prima volta in un sintetizzatore Moog, c'è una cartella wave, che è più probabile trovare nei sintetizzatori in stile West Coast, come quelli di Buchla. Tutte queste parti possono essere mescolate e abbinate, o combinate con apparecchiature esterne, utilizzando la patch bay a 24 punti.


Mavis dispone anche di una tastiera incorporata a un'ottava, per cui è possibile iniziare subito a battere le linee di basso. Ma vi consiglio vivamente di procurarvi una tastiera esterna o un sequencer con controlli CV, come una delle serie KeyStep o BeatStep di Arturia. I tasti di Mavis sono piccoli e gommosi e richiedono una buona dose di forza per essere suonati. Inoltre, la mancanza di un sequencer o di un arpeggiatore significa che dovrete suonare dal vivo. Il suo scopo è quello di far girare i pezzi e provare le patch, ma non vorrei usarlo per un'esibizione vera e propria.


Copyright © 2021 BullyBuy.it

"